Il Comune di Udine ha stanziato 20.000 euro per collocare in strutture ricettive (alberghi, istituti e case di accoglienza) un numero non precisato di fruitori di protezione internazionale (profughi), minori stranieri non accompagnati e neo-maggiorenni stranieri, che quindi continueranno a rimanere a Udine mantenuti dalla collettività anche dopo aver compiuto la maggiore età.
Lo stanziamento prosegue nel solco di una precedente decisione (dicembre 2019), già da noi denunciata, di ospitare 53 richiedenti asilo in 13 alloggi di proprietà comunali, esattamente cioè quella tipologia di alloggi che dovrebbero fungere da ultima istanza per risolvere i casi di grave emergenza abitativa dei cittadini udinesi.
In un momento di drammatica crisi economica e sociale per i cittadini italiani, è sorprendente constatare che un comune a guida leghista, riesca sempre a trovare le risorse per soddisfare le esigenze di stranieri e di tutto quel mondo di cooperative legato alla cosiddetta “accoglienza”.
DETERMINA IN OGGETTO DETERMINA[1.0](7)
Stefano Salmè