Il Deputato italiano al Parlamento europeo Sergio Berlato: “In Europa Udine merita di essere capitale dell’euroregione Adriatico-Baltica”

Condividi su:

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp
Email

Il Deputato italiano al Parlamento europeo Sergio Berlato interviene sulla necessità di completare e approfondire il progetto del corridoio europeo Adriatico-Baltico con l’obiettivo di creare un sistema di collegamenti intermodali ed incrementare la connessione con gli altri corridoi paneuropei.

Il Corridoio Adriatico-Baltico è un collegamento ferroviario che attraversa 6 Paesi membri dell’Unione europea (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Slovenia e Italia) per circa 1.800 km, connettendo i porti adriatici di Trieste, Venezia, Ravenna e Koper (Capodistria) con i porti baltici. Nel suo percorso attraversa 13 nodi urbani ed aeroporti, 25 porti e 24 piattaforme multimodali.
In questo contesto risulta ancora più evidente il potenziale strategico della nuova zona franca del porto di Trieste: liberare tutte le potenzialità strategiche dei punti franchi di Trieste, vincendo le resistenze burocratiche, permetterebbe di coglierle appieno.

Lo stesso progetto della “Via della Seta”, sostenuto dalla diplomazia italiana, farà di Trieste un hub privilegiato per le merci in arrivo della Cina, e dirette verso il centro Europa, attraverso il canale di Suez. La scelta del porto di Trieste consente alle navi in arrivo dall’Asia di risparmiare ben 2.200 miglia, ossia 4 giorni di navigazione, rispetto ai porti del nord Europa. Una grande opportunità che deve essere colta, completando e rafforzando l’idea strategica del corridoio.

L’iniziativa Adriatico-Baltica non può e non deve esaurirsi con l’eliminazione dei “colli di bottiglia”, che impediscono un transito efficiente del trasporto merci. Il corridoio europeo ripercorre un’antica arteria commerciale che ha unito per millenni popoli diversi. L’antichissima “via dell’ambra gialla” riprende sostanzialmente l’odierna direttrice europea del corridoio Adriatico-Baltico. L’ambra proveniente dai paesi baltici veniva scambiata con i manufatti provenienti dal mediterraneo. Il ruolo emporiale oggi svolto dai nostri porti di Trieste e Venezia veniva, in epoca antica, interpretato dalla città romana di Aquileia.

Questa antica confidenza tra popoli diversi, ma i cui destini si sono spesso intrecciati, deve indurre l’Italia e l’Unione Europea a sviluppare ulteriormente il corridoio, approfondendo anche il settore turistico. Mai come in questo periodo condizionato dall’emergenza Covid-19 abbiamo assistito con impotenza al crollo del turismo internazionale, con conseguenti danni enormemente gravosi per la nostra economia. Sviluppare un turismo infra-europeo è un antidoto importante che può calmierare le sempre più frequenti crisi del turismo globale.

A titolo esemplificativo lungo la stessa direttrice del corridoio Adriatico-Baltico si è sviluppata l’EuroVelo 9 (EV9), detta anche “la strada dell’ambra”, che è una pista ciclabile parte della rete del programma europeo EuroVelo. Lunga 1.930 chilometri, l’EV9 unisce Danzica in Polonia a Pola in Croazia.

Le regioni del nord-est italiano potrebbero prendere l’iniziativa per la costituzione di un’euroregione (GECT) che raccolga tutte le comunità locali interessate al corridoio, consolidando così la collaborazione in settori non ancora sviluppati.  In quest’ottica la città di Udine, che più di tutte le altre città può rivendicare l’eredità culturale di Aquileia, potrebbe assumere il ruolo di sede principale della futura euroregione “Adriatico-Baltica”.

In Europa Udine merita di essere capitale dell’euroregione Adriatico-Baltica: potrebbe diventare la città capofila di un progetto europeo che esprima la necessità di sviluppare una serie di gemellaggi con le città che condividono questo antico crocevia di commerci, di uomini e di popoli. I gemellaggi saranno lo strumento per incrementare l’interscambio culturale, favorendo anche il flusso turistico.

Pertanto mi adopererò affinché la città di Udine sviluppi questa sua storica vocazione, proponendola come “capitale dell’euroregione Adriatico-Baltica” cosicché la definizione di “Nova Aquileia” non sia solo un titolo storico, ma una realtà ricca di contenuti economici, sociali e culturali.

Sergio Berlato

Deputato italiano al Parlamento europeo – MEP

Parlamentare europeo del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei

(articolo redazionale a pagamento)

avatar

Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

Vuoi ricevere gli aggiornamenti in tempo reale?

Seguici la nostra pagina Facebook e attiva le notifiche.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email