Il governo porta la discriminazione tra i bambini. Bimbi vaccinati in presenza, non vaccinati in Dad

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Mentre in tutta Europa e nel resto del mondo le restrizioni anti-Covid vengono attenuate, in Italia si continua a legiferare ogni due settimane, imponendo nuove pesanti limitazioni e discriminazioni.

Il Consiglio dei ministri di ieri ha ritoccato nuovamente le norme in vigore: la decisione di estendere indefinitamente la durata del Green Pass rafforzato per chi ha ricevuto la terza dose, va nel solco di una tradizione italiana che dura da due anni, trattare gli italiani come degli utili idioti. E’ del tutto evidente che terminato lo stato di emergenza (31 marzo) il Green Pass come lo conosciamo oggi non avrà alcuna copertura giuridica. Sospendere i principali diritti costituzionali (lavoro, istruzione, movimento) è stato possibile sul piano del diritto solo affermando l’esigenza di contemperare i diritti sospesi con la tutela della salute collettiva, anch’essa prevista nella nostra Carta. Nel momento in cui si dichiarerà la fine dello stato di emergenza sanitaria, si potrà conservare il lasciapassare solo per alcuni aspetti marginali della vita sociale (grandi eventi, concerti, etc.) o come passaporto sanitario internazionale. La decisione di ieri del Consiglio dei ministri è quindi l’ennesimo inganno volto a convincere qualche riottoso a offrire il braccio alla patria.

Ma è la decisione relativa alle quarantene  nelle scuole, che rivela il tratto cinico e violento della coppia Draghi-Speranza, che detta la linea sui temi sanitari.

La discriminazione già in vigore nelle scuole medie e superiori, viene estesa anche nelle scuole primarie: in presenza di cinque casi di positività in classe, i bambini vaccinati o i guariti da meno di 120 giorni, potranno seguire le lezioni in presenza, per i bimbi non vaccinati è invece prevista la Dad. Come nell’anno appena passato, la Lega, che aveva alzato barricate su questo tema, si è poi accucciata (seppur formalmemte non votandola) e ha digerito la norma definita “discriminatoria”.

Ancora una volta si legifera non per una vera ragione sanitaria, ma per ricattare i genitori e forzarli alla vaccinazione dei bambini.

La terza misura presa ieri dal Cdm, quella di non limitare le attività dei vaccinati in caso di zone rosse, va nella direzione dell’eliminazione del sistema a colori in vigore fino a oggi. Un sistema che, ovviamente, non ha alcuna ragion d’essere in una nazione dove la campagna vaccinale ha raggiunto il 90% della popolazione vaccinabile.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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