Passo di Monte Croce Carnico ancora chiuso. Fedriga ne discute con il Kaiser

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“Il gruppo di lavoro tecnico bilaterale Regione Friuli Venezia Giulia-Land Carinzia sta operando molto bene per arrivare il prima possibile alla riapertura del Passo di Monte Croce Carnico, dopo la frana che lo ha reso inagibile, e all’individuazione di una soluzione a lungo termine al problema di quell’asse viario. Un’importante dimostrazione dell’efficacia
della forte collaborazione instauratasi con i nostri amici austriaci e della cooperazione transfrontaliera: il costante confronto e il rispetto reciproco sono infatti alla base di un
rapporto che dà prova concreta dei valori fondanti dell’Unione europea”.

È quanto emerso nel corso dell’incontro tra il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il presidente del Land Carinzia Peter Kaiser svoltosi oggi a Trieste a margine dell’assemblea del Gect Euregio Senza Confini. “L’obiettivo comune è la riapertura del passo entro il 2024 e proprio per accelerare al massimo le operazioni, che sono particolarmente articolate data l’entità della frana, la Regione ha destinato ad Anas un importante stanziamento di risorse, pari a 5 milioni di euro, per la realizzazione del progetto che è stato recentemente presentato alla Regione.”.

Il governatore ha quindi evidenziato che “stiamo inoltre valutando tutte le opzioni esistenti per individuare tracciati alternativi all’attuale viabilità che garantiscano la stabilità e
la certezza del collegamento tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia: un tema in merito al quale dovrà ovviamente esserci anche un coinvolgimento dei nostri governi nazionali”.

Fedriga ha quindi rimarcato che “la situazione del passo di Monte Croce Carnico è tecnicamente molto complessa e va quindi affrontata con la massima serietà, come sta avvenendo da parte di tutti i soggetti coinvolti, i quali stanno collaborando in maniera fattiva. Gli aggiornamenti tra Regione e Land Carinzia sono costanti e il 2 maggio a Tolmezzo è già prevista una riunione del gruppo di lavoro tecnico bilaterale”.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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