Piccolo commercio in crisi? La giunta autorizza nuovo centro commerciale

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L’autorizzazione definitiva per il nuovo centro commerciale che si salderà con quello esistente del Terminal Nord è arrivata ieri: la giunta Fontanini ha quindi dato il nullaosta a una nuova area commerciale di 3.900 metri quadrati, contraddicendo bellamente un cavallo di battaglia utilizzato contro l’amministrazione Honsell. Alla metratura commerciale si aggiungerà una parte direzionale che svuoterà ulteriormente l’attrattività del centro storico.

Innanzitutto va chiarito che i cittadini vengono letteralmente ingannati,  quando si omette di raccontare come erano andate le cose quando nacque il Parco commerciale del Terminal Nord. I 40.000 metri quadrati di area commerciale furono concessi alla condizione che nella parte restante dell’Ex Bertoli, venisse garantita una bonifica e realizzata un’ampia area verde ed una parte di edilizia residenziale di fascia alta. Va ricordato che la parte redditizia, quella commerciale, venne realizzata nei tempi previsti, mentre quella onerosa (per la proprietà) non venne mai portata avanti per sopraggiunto fallimento. Ora la stessa proprietà del parco commerciale Terminal Nord per bonificare l’area e realizzare un’area verde ha preteso ed ottenuto una nuova autorizzazione per una nuova area commerciale.

L’ennesima area commerciale a nord della città avrà un effetto molto negativo sia sul piccolo commercio di Chiavris-Paderno, che su quello del centro. La decisione è la conseguenza di un’amministrazione della città senza una visione d’insieme: come si può immaginare di rivitalizzare il centro storico pedonalizzando via Mercatovecchio, se poi il baricentro commerciale è stato spostato lungo l’asse Terminal nord – Città Fiera? E come si può parlare di rivitalizzare il piccolo commercio se poi quasi l’intero “budget” dei cittadini viene speso nei grandi centri commerciali? Domande a cui i nostri amministratori non rispondono, perchè troppo impegnati a discutere con i “ceo” (amministratori) dei grandi investitori speculativi cavallette, che stanno polverizzando quel tessuto di piccola impresa che aveva garantito lavoro vero e ricchezza alla città.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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