Pnrr: in Regione Fvg 52 poli formativi per la transizione digitale

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Parere favorevole all’unanimità del Cal (Consiglio delle autonome locali) alla delibera della Giunta regionale che prevede i criteri per definire gli ambiti territoriali in cui suddividere il territorio regionale al fine dell’attivazione dei Punti di facilitazione digitale. Questi ultimi sono previsti dal Piano operativo nell’ambito della costituzione della Rete territoriale dei servizi di facilitazione digitale volta all’attuazione della transizione digitale finanziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Come illustrato ai componenti del Cal dall’assessore regionale al Patrimonio e ai sistemi informativi si tratta del Piano di comunità digitale che mira a realizzare, entro il 2025, i previsti Punti di facilitazione e formazione dei cittadini al fine di dotarli delle competenze per affrontare la transizione digitale.

La Regione a questo scopo ha a disposizione poco meno di 2,3 milioni di euro. Il piano – che sarà coordinato da Insiel, società in house della Regione – punta a creare 52 poli della formazione digitale sul territorio del Friuli Venezia Giulia
coinvolgendo complessivamente 41 mila cittadini nei percorsi formativi.

E’ necessario, ha evidenziato il componente della Giunta regionale, puntare con decisione sulla grande opportunità della transizione digitale. Le ricadute che si avranno sul fronte della semplificazione della vita dei cittadini riguardano tutti gli
ambiti, non ultimo quello della sanità in cui i vantaggi di una digitalizzazione alla portata di tutti, come ribadito dall’assessore, potrebbero essere molto importanti.

Riguardo all’operatività del piano la Giunta ha ritenuto opportuno adottare come modello di riferimento, al fine di suddividere il territorio regionale per la costituzione dei “poli di facilitazione digitale”, quello esistente degli Ambiti per la
gestione associata del Servizio sociale dei Comuni: saranno in media tra i poli per ciascun Ambito. Questo, ha evidenziato l’assessore, anche in ragione della pregressa collaborazione già assunta tra gli enti e al fine di evitare l’inutile sovrapposizioni di diversi schemi di ripartizione territoriale.

Il provvedimento dell’Esecutivo regionale approvato dal Cal prevede, inoltre, che gli Ambiti con una popolazione inferiore a 28 mila residenti devono associarsi ad altri Ambiti per raggiungere la prevista quota minima di abitanti. La delibera
determina poi i requisiti tecnico-operativi per l’individuazione degli enti capofila del progetto.

Una sfida importante, ha aggiunto l’assessore, nella quale oltre agli enti locali saranno coinvolte le associazioni del Terzo settore. Nel percorso di realizzazione dei poli di formazione, è stato assicurato dall’esponente della Giunta regionale, la
Regione affiancherà i Comuni in ogni passaggio, in particolare con l’intervento e il supporto di Insiel.

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