La professoressa Antonella Favaro ha lasciato sul suo profilo facebook una breve descrizione storica degli stemmi apperna riportati alla luce in Porta Manin:
“Quattro stemmi. Ecco l’affresco appena restaurato su porta Manin, a Udine.
Come spesso accade, questo piccolo lacerto di pittura racconta una storia.
Ci sono quattro stemmi che rappresentato quattro entità.
Da sinistra: lo stemma del Patriarcato di Aquileia, del Sacro Romano Impero, dei Lussemburgo e sotto quello della città di Udine.
Perché questi stemmi?
Si riferiscono a un arco temporale ben definito. Tra il 1351 e il 1358 era patriarca di Aquileia Nicolò di Lussemburgo. La Patria del Friuli, su cui governava Nicolò, era un feudo dell’Impero. E chi era l’imperatore? Il fratellastro di Nicolò, Carlo IV di Lussemburgo.
Nell’ottobre del 1354 Carlo discese in Italia, come da prassi, per farsi incoronare, a Roma, Imperatore.
Nello scendere, perché non passare per le terre amichevoli del feudo del fratello?
Così, il 14 ottobre 1354, venne accolto trionfalmente a Udine, tra sontuose feste.
Possiamo immaginare stendardi e bandiere al suo passaggio. E possiamo immaginare che per accogliere l’importante ospite e per cristallizzare la memoria dell’evento si decidesse di affrescare gli stemmi del Sacro Romano Impero, della casata di Lussemburgo (dell’Imperatore e del Patriarca) e del feudo friulano. Tracce di questi stemmi, oltre che su porta Manin, ci sono in via Savorgnana e in piazza san Giacomo. E chissà dove altro ancora c’erano…
E lo stemma di Udine? A occhio è posteriore, ma non saprei dirlo con sicurezza. E non mi ricordo a partire da che periodo venisse usato per la città di Udine. Ma forse già nel Trecento…
(foto di Leoleo Lulu, che ringrazio)