Terremoto sulle mense scolastiche comunali. Arresti e perquisizioni

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La raffica di perquisizioni e di arresti, effettuati dai Nas di Udine, sono l’epilogo di una vicenda durata un anno, periodo nel quale le denunce circostanziate dei genitori sono state puntualmente respinte al mittente dall’assessore all’Istruzione Elisa Asia Battaglia. Ora la vicenda giudiziaria sembra dare sostengo alle ragioni più volte espresse dalle “Commissioni mensa”, costituite da rappresentanti dei genitori di Isituti scolastici di Udine e di Varmo. Le segnalazioni dei genitori riguardavano gravi disservizi, quali corpi estranei nei pasti, scarsa quantità delle porzioni, la non rispondenza dei pasti a quanto previsto dai menu, i tempi di consegna etc.

Decine di perquisizioni e 4 arresti, E.P. di 73 anni di Napoli, V.M. di 57 anni di Volla, C.A. di 33 anni di Sant’Antonio Abate, B.K. di 45 anni di Oderzo. Obbligo di dimora invece a carico di R.R. di 53 anni di Molfetta.

I Nas stanno procedendo a diverse perquisizioni domiciliari di persone che, a vario titolo, collaborano con la società di catering operante a livello nazionale e che ha sede legale a Roma ed operativa a Napoli.

Perquisizioni sono in corso anche negli uffici del Comune di Udine e di un libero professionista che collabora con l’amministrazione comunale udinese.

Alla vicenda giudiziaria si interseca adesso quella politica: la difesa dell’azienda protrattasi durante tutto l’anno scolastico dell’assessore all’Istruzione Elisa Asia Battaglia, la pone di fatto in una situazione politica molto scomoda. Non è un mistero che, oltre alle forze di opposizione, anche nella maggioranza e nella stessa Lega, si chiedono a gran voce le sue dimissioni. L’assessore però rientra nel “cerchio magico” del sindaco e le tensioni quindi sono destinate ad aumentare.

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