Udine. Il Generale Tota celebra la Vittoria e rende omaggio ai mille arditi che difesero Udine nel 1917

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Anche il maltempo ha voluto risparmiare le celebrazioni del Centenario della Vittoria, svoltesi stamattina in piazza Libertà. Sul terrapieno erano schierati i soldati del Savoia Cavalleria, a ricordare il reggimento che per primo entrò in Udine a liberare la città, quel 3 novembre del 1918. Centinaia di udinesi assiepati sulla Loggia e intorno al terrapieno. Il sindaco di Udine, Pietro Fontanini,  ha ricordato il sacrificio dei soldati italiani, che consentirono la liberazione di Udine dopo un anno di durissima occupazione. Un anno che divise la popolazione udinese che scelse l’esilio e fu accolta nel resto d’Italia e quella parte che rimase e che subì le angherie delle truppe di occupazione austro-tedesche.

Il generale di corpo d’armata Giuseppe Nicola Tota ha elencato i fatti dell’ottobre del 1917, che nella battaglia di ritirata (e non disfatta) di Caporetto, posero le basi della vittoria del 4 novembre 18. Ha ricordato i mille arditi che difesero eroicamente Udine, le battaglie di Cividale, val Resia, Torre, Pozzuolo, Mortegliano, Codroipo, Flambro, Cornino, Ragogna, Clauzetto. Tante furono le battaglie di retroguardia che consentirono all’esercito e alla popolazione in fuga, un ripiegamento ordinato dietro la linea del Piave, Quelle battaglie furono il preludio della Vittoria del 4 novembre del 1918.
Il generale ha sottolineato la necessità di ricordare il senso del dovere e del sacrificio dimostrato in quella pagina gloriosa della nostra storia nazionale, per mostrare un esempio alla future generazioni. Il generale ha concluso rammentando che proprio dalla data del 4 novembre si raggiunse un senso diffuso di identità nazionale e che in quel frangente storico il popolo Italiano diede la massima prova di coesione civile.
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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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