Vaccini e allattamenti: il Ministero dice una cosa, l’Istituto Mario Negri un’altra

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Verità cercasi. Come su molti fronti aperti, anche quello dell’allattamento e dei sieri anti Sars-CoV2 rimane quanto meno aperto a varie interpretazioni. Molte donne stanno continuando a cercare di capire quale sia la verità scientifica, pare però che ci siano ben poche certezze, soprattutto perché ogni medico dice la sua. E non solo i medici. Anche i siti istituzionali. Cercando delucidazioni accedendo al Ministero della Salute (salute.gov.it), si scopre che, a detta delle intelligenze ministeriali, alla domanda se “una donna che sta allattando possa ricevere il vaccino anti Sars-CoV2”, la risposta è netta: “Sì. Le donne che allattano possono vaccinarsi, senza alcuna necessità di interrompere l’allattamento. La donna che allatta deve essere informata che la vaccinazione non espone il lattante a rischi e gli permette di assumere, tramite il latte, anticorpi contro SARS-CoV-2. Il neonato allattato da madre vaccinata segue il suo calendario vaccinale senza alcuna modifica”.

Dunque, secondo il Ministero della salute, nessun rischio. Eppure, se si consulta il sito dell’Istituto farmacologico “Mario Negri”, la verità è un’altra: l’Istituto scientifico infatti non fornisce certezza assoluta del fatto che l’Rna messaggero non venga assorbito dal lattante. Si fornisce solo un grado di “improbabilità”, il che non significa esclusione, e questo elemento dovrebbe indurre qualche interrogativo, visto che, da una parte si tende a formulare un’ipotesi, dall’altra però non ci si sente di eliminare del tutto ogni collegamento eventuale.

Apprendiamo infatti dal sito del “Mario Negri”: “Gli studi che hanno valutato la presenza nel latte materno dell’RNA messaggero contenuto nei vaccini hanno riscontrato quantità del tutto trascurabili o al di sotto del limite di misurabilità”. Quindi, noi comuni mortali capiamo che ci sono delle quantità riscontrate. Conclude così: “Occorre infatti considerare che, anche se l’RNA messaggero fosse presente nel latte, è alquanto improbabile che possa essere assorbito dal tratto gastrointestinale del lattante, in quanto degradato dal succo gastrico”. Improbabile, dunque. Nessuna certezza però.

Per il Ministero non si ravvisano problemi, per il “Mario Negri” non si possono escludere secondo un calcolo delle probabilità.

I dubbi restano. Come pure restano per le gravidanze: alcuni Paesi hanno escluso ed escludono le donne incinta. La Scienza evidentemente presenta multi-facce. Poi, arriva la domanda: in medicina veterinaria non si vaccinano mai animali gravidi. Chi ha esperienza lo sa. Neppure con vaccini sicuri e storici. Chissà come mai il feto umano vale meno del feto animale.

Irene Giurovich

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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