Uno scenario che, perlomeno a Udine, non si era mai visto, una manifestazione di protesta alla vigilia di Ferragosto. La città si presentava vuota, compreso il centro storico, con l’eccezione di Piazza Libertà, dove il popolo dei “No Pass”, come si ripete ogni sabato, si è nuovamente ritrovato numeroso ai piedi della Loggia del Lionello, simbolo storico del potere del popolo.
Gli argomenti usati sono ovviamente gli stessi delle scorse settimane, ancbe se l’avvicinarsi della riapertiura delle scuole, inzia a mobilitare l’attivismo dell’esercito di docenti e del personale scolastico, contrario al ricatto del Green Pass e pronto a scatenare una guerra giudiziaria per difendere il proprio diritto al lavoro e la propria dignità personale.
Sanitari, docenti e studenti universitari all’unisono hanno rivendicato i loro legittimi diritti allo studio e al lavoro, compromessi da illeciti obblighi vaccinali e coercitivi anticostituzionali green pass.
Aumentano le persone vaccinate che stanno aderendo al movimento, conscie che il discrimine non è quello, utile al potere, tra “pro-vax” e “no-vax”, ma passa invece tra chi intende difendere il principio della libera scelta e i fautori della deriva tecnocratica che sta mettendo a repentaglio il principio dell'”habeas corpus” (inviolabilità della persona) che è all’origine della democrazia occidentale.
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