Elezioni di Udine: innovazione e cambiamento o giurassico-bis?

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UDINE – Le elezioni per la carica di sindaco della nostra città sono ormai alle porte ( si parla del 29 aprile o del 6 maggio p.v.) e una cosa che accumuna gli udinesi nelle chiacchiere da bar o per strada tra amici e il leitmotiv pressoché ovunque è il desiderio di cambiamento dopo la decennale esperienza della giunta Honsell, una ventata di persone nuove, capaci ed entusiaste, spesso anche accostate all’idea di “nuova politica”. Speranza questa, forse scontata e prevedibile come accade spesso dopo una lunga permanenza delle stesse persone in ruoli strategici. Non ci interessa, oggi, analizzare e commentare nello specifico come sia stata l’esperienza di Furio Honsell; quello che ci perplime è la presenza, tra i candidati, di figure che con la nuova politica o la “gioventù” hanno poco a che fare.

È della settimana scorsa la notizia che Cantiere per Udine (Cantîr par Udin), vicino all’alleanza autonomista di Sergio Cecotti, pare abbia ufficializzato Andrea Valcic come possibile candidato sindaco. Il baldo e stimato giornalista di sicuro dall’alto delle sue 60 e passa primavere, è persona d’esperienza. Ha vissuto da vicino il ’68, è stato orgogliosamente alpino, e ha scritto libri. Gli facciamo un in bocca al lupo ma la scelta di scendere in campo ci ha stupiti e crediamo che non sia, purtroppo per lui, una candidatura vincente.

A questo si aggiunge il quasi  sessantenne Enrico Bertossi, che “mastica” politica dal 1980 quando nelle file della Democrazia Cristiana (dove era iscritto dal  ’77) venne eletto delegato comunale dei giovani “scudocrociati”, cinque anni più tardi il suo primo ingresso nel Consiglio Comunale, vice sindaco di Zanfagnini 5 anni più tardi e da lì una serie di cariche ed incarichi di prestigio di cui citiamo la Presidenza della CCIAA di Udine, per poi passare al ruolo di Assessore Regionale nella Giunta Illy. Oggi il buon ed esperto Bertossi si presenta con la sua lista Prima Udine e non ci è chiaro ancora dove collocarlo, un giorno pare stia a sinistra, un giorno si vociferava potesse essere il capofila del centrodestra ma ad oggi pare che possa solo portare le sua (si dice non molte) preferenze al Presidente della Provincia Pietro Fontanini.

Di quest’ultimo si possono dire tante cose, ma di sicuro non si può discutere della sua coerenza e della sua esperienza. Doti che hanno fatto sì che la coalizione di centro-destra lo scegliesse per la corsa alla poltrona di primo cittadino. Il 65 enne leghista, già Presidente della Giunta Regionale FVG, Senatore e prima e Deputato poi, sindaco di Campoformido per due mandati e Presidente della Provincia di Udine dal 2008, è forse il nome più accreditato se non altro, almeno per il ballottaggio finale.

Ripetiamo, candidature rispettabili, autorevoli (ognuna per i propri background) ma sicuramente non sono il “nuovo che avanza” che ci saremmo aspettati dopo 10 anni di preparazione alla successione del sindaco uscente Furio Honsell.

Pochi giovani e, ad oggi, nessun candidato donna ufficiale. Udine è sempre stata attenta e smart su determinate dinamiche e confidiamo che ora che si entra in campagna elettorale ci possa essere un/a candidato/a con un programma serio e concreto, per il futuro e per l’innovazione. Del giurassico nessuno ne sente la mancanza…

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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