La procura generale egiziana ha smentito categoricamente la veridicità di un verbale di arresto di Giulio Regeni, attribuito ai servizi segreti egiziani e recapitato in forma anonima all’ambasciata italiana di Berna. Il procuratore Nabil Sadeq, che sta collaborando con la procura di Roma sulla vicenda del ricercatore friulano, ha definito “totalmente falso” il documento in questione, ammonendo che la circolazione di queste rischiano di compromettere i già delicati rapporti bilaterali tra Italia ed Egitto.
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