Avvistato in Friuli il Calabrone Gigante Asiatico detto lo Yak Killer

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Il Calabrone Gigante Asiatico noto come calabrone Yak Killer, è il calabrone più grande del mondo ed è nativo dell’Asia orientale. Il suo corpo è lungo 50 mm, con un’apertura alare di circa 76 mm. Le regine possono raggiungere una lunghezza di 55 mm.

Ha la testa color arancione e apertura alare molto ampia, in paragone alle altre specie. Gli occhi composti e gli ocelli sono color marrone scuro, le antenne sono marrone-arancione. Il clipeo (lamina a forma di scudo davanti alla testa) è arancione e punteggiato; la parte posteriore del clipeo ha lobi stretti, arrotondati. La mandibola è grande, arancione, con un dente nero (superficie masticatoria interna).

Il torace e il propodeum (segmento che forma la parte posteriore del torace) della vespa mandarinia hanno un caratteristico color dorato e un grande scutello dalla linea mediale profondamente impressa. Il postscutello sporge e sovrasta il propodeum. Le zampe anteriori sono color arancione con tarsi marrone scuro; quelle centrali e quelle posteriori sono color castano scuro. Le ali dell’insetto sono di color grigio-marrone scuro. Le tegula sono marroni.

Il Calabrone è sbarcato in Europa nel 2012. In un primo momento si era derubricato il timore alla meno pericolosa “Vespa velutina”, cugina dello Yak Killer. Poi negli anni è stata confermata purtroppo le presenza di entrambe le specie. Sia la Vespa velutina, sia lo Yak Killer stanno sterminando le api italiane autoctone, che non hanno sviluppato quei comportamenti validi per difendersi da questo predatore, a loro sconosciuto.

Il pungiglione della vespa mandarinia è lungo circa 6 mm e può iniettare un potente veleno che contiene, come quello delle api  e delle vespe, un peptide  citolitico, che può danneggiare i tessuti con un’azione di fosfolipasi, in aggiunta alla sua propria intrinseca fosfolipasi.

Masato Ono, un entomologo della Tamagawa University vicino Tokyo, descrisse una puntura ricevuta “come un chiodo rovente conficcato nella gamba”.

Un soggetto allergico può morire per reazione allergica; il veleno però, contenendo una neurotossina chiamata mandaratossina, può essere letale anche per persone non allergiche, se la dose è sufficiente. Ogni anno fra le 20 e le 40 persone muoiono in Giappone dopo essere state punte.

Alcune avvertenze possono essere quindi utili:

  • I calabroni giapponesi proteggono i loro nidi e attaccano chi si avvicini a circa 10 metri. La prevenzione dunque parte dalla localizzazione dei nidi, con segnalazione all’autorità competente.
  • La vespa mandarinia dimostra lo stesso comportamento aggressivo anche per proteggere le fonti di cibo, come le secrezioni di linfa degli alberi, specie in estate.
  • Abiti di colore nero aumentano il rischio di attacco del calabrone. Gli abiti bianchi possono essere a rischio di notte.
  • Anche singole punture possono essere fatali.
  • Gli insetti sono attratti dalle bevande contenenti alcool e glucosio, quindi bisogna far attenzione quando si beve da una lattina o da altri recipienti contenenti tali componenti, se sono stati lasciati aperti abbastanza a lungo da lasciarci entrare un calabrone.

Gia nel 2017 la Regione FVG aveva lanciato un allarme sulla presenza di queste due specie di calabroni allogene.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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