Lo spirito è quello anarchico di ogni raduno rainbow. La regola è “l’assenza di regole”, ma più correttamente dovrebbe essere chiamata assenza di responsabilità. I danni dell’armamentario culturale hippy però sono stati pagati a caro prezzo. Sono già due i morti al raduno, lontano geograficamente alcune ore, rispetto al primo centro urbano di Tramonti di Sopra. Il primo morto alcuni giorni fa, un belga, Almond Blosoms Rieli, stroncato dalla caduta di un grosso tronco, proprio sotto gli occhi della figlia. Ieri un altro uomo, Gil Della Barbera. Si indaga per scoprire le cause della morte anche per escludere l’uso di droghe. A nulla sono valse le denuncie dei medici che nei giorni scorsi erano intervenuti in elicottero (a proposito chi pagherà i costi altissimi dell’elisoccorso?) per soccorrere dei feriti gravi presenti al raduno. Gli interventi di soccorso sono avvenuti in condizioni di “assoluto disastro igienico”, hanno tuonato i medici. L’irresponsabilità è tale, che in un simile contesto, sono stati fatti nascere due neonati. Oggi duemila dei tremila partecipanti hanno abbandonato anticipatamente il raduno rainbow.
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