Accordo giunta Fontanini – Caritas per gestione “accoglienza”. Stanziati 234.000 euro

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Il sindaco Pietro Fontanini si dichiara preoccupato per il numero di richiedenti asilo presenti in città. La loro presenza in effetti è molto superiore ai limiti stabiliti dalla legge (2,5 richiedenti ogni mille abitanti). Se sommiamo i circa 500 richiedenti asilo ospitati nella ex caserma Cavarzerani a quelli ospitati nella cosiddetta “ospitalità diffusa” e ai profughi inseriti nel quadro della Convenzione SIPROIMI, (Convenzione volontaria che il Comune ha scelto di rinnovare) il numero è di circa tre volte superiore a quello stabilito dalla legge italiana.

Una delle prime promesse fatte dal sindaco Fontanini fu proprio quella di ricondurre il numero di richiedenti ai 250 previsti dall’ordinamento.

Ma a quasi metà mandato bisognerebbe ricordare alla giunta Fontanini la promessa fatta di recidere il cordone ombelicale con quel mondo del terzo settore legato alla cosiddetta “accoglienza”.

Oggi, toccando con mano l’evidenza della realtà quotidiana, possiamo affermare senza tema di smentita, che la chiusura del sistema AURA da parte della giunta Fontanini è stata una vera e propria menzogna politica. Se prima il Comune di Udine riceveva i finanziamenti dello Stato per pagare le associazioni che gestivano l’accoglienza in città, oggi è direttamente la Prefettura a pagare le stesse associazioni. Il risultato pratico è che i richiedenti della cosiddetta “accoglienza diffusa” sono rimasti a Udine, con una partita di giro nell’erogatore del pagamento dei servizi legati all’accoglienza.

Ma la delibera della giunta Fontanini del 21 luglio dimostra in modo inequivocabile quanta distanza vi sia tra le promesse elettorali e l’azione amministrativa concreta: amministrazione comunale e Caritas di Udine hanno appena ratificato una convenzione triennale per la gestione di una serie di servizi. Sappiamo bene che questi servizi sono offerti indistintamente ad italiani e stranieri, ma sappiamo altrettanto bene che la realtà pratica è che la maggior parte delle risorse messe a disposizione dal Comune alla Caritas serviranno a coprire le esigenze di migranti.

Complessivamente la somma messa a disposizione della Caritas è notevole, 234.000 euro spalmati per i tre anni della Convenzione (2020-2022). Il Presidente dell’Associazione Centro Caritas dell’Arcidiocesi onlus, Don Luigi Gloazzo, è colui che quando la giunta Fontanini chiuse il sistema Aura, affermò che:” la strada da percorrere non possa che essere una sola: “non certo quella della detenzione in grandi centri, ma quella dell’accoglienza diffusa a cui tutta la comunità collabora”.

Don Gloazzo è quindi un fautore della “accoglienza diffusa”, esattamente la filosofia che, a parole, il sindaco Fontanini dichiara di voler osteggiare, salvo poi firmare una Convenzione triennale con la Caritas per la gestione dell’”accoglienza”.

Stefano Salmè

IN ALLEGATO SCHEMA CONVEZNIONE E DETERMINA

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