Contagi mai così bassi ma il “sistema” comincia il bombardamento sulla variante Delta

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Il trend di nuovi positivi ha toccato un nuovo record negativo, eppure tutto il “Comitato di Redazione Unico” dei grandi giornaloni ha comincitato a “bombardare” sul nuovo pericolo della variante Delta.

Questi i dati nudi e crudi elaborati dall’analista dati dott. Luca Fusaro, che dimostrano come non ci sia nessun aumento nel numero di positivi sul territorio nazionale:

Il quadro è addirittura migliore se si prende in esame solamente il Fvg: “oggi in Friuli Venezia Giulia su 3.303 tamponi molecolari sono stati rilevati 13 nuovi contagi – di cui 2 riguardanti migranti in provincia di Trieste – con una percentuale di positività dello 0,39%. Sono inoltre 1.397 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 3 casi (0,21%). Nella giornata odierna si registra un decesso; non risultano esserci persone ricoverate nelle terapie intensive, mentre i pazienti in altri reparti sono 10″.

A fronte di questi dati si alzano le grida manzoniane sul pericolo “Delta”. Il virologo Crisanti sottolinea che “questa variante Delta è stata una sorpresa per tutti, non solo è altamente trasmissibile ma infetta con frequenza allarmante anche le persone che hanno fatto una sola dose di vaccino. Questa novità ci deve far riflettere sul Green Pass”.

Il principale giornale italiano, il Corriere della Sera, da sempre megafono del grande capitale, riporta la dichiarazione di Jeannette Young, responsabile sanitaria del Queensland in Australia, secondo cui per contagiarsi con la variante Delta basterebbero 5-10 secondi a contatto con un positivo. Per scovare una dichiarazione siffatta sono dovuti andare fino in Australia.

La tesi ovviamente era riportata in modo interrogativo proprio perchè non vi sono conferme, ma tanto basta per conservare quel minimo di clima di terrore utile a ottenere dai cittadini la completa sottomissione.

Sin dall’inizio della pandemia ci hanno raccontato che l’emergenza da Covid 19 era legata al timore di una saturazione delle terapie intensive nei nostri ospedali. Oggi che abbiamo i reparti Covid quasi deserti invece il pericolo verrebbe dal numero di positivi, che, quantomeno oggi con gran parte della popolazione fragile vaccinata, è nella stragrande maggioranza dei casi asintomatico o in isolamento domiciliare.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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