Fedriga vieta l’attività motoria e sportiva parchi. Rimane la libertà di attività motoria individuale

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Il governatore del Friuli Venezia Giulia ha firmato una nuova ordinanza che vieta da domani di uscire per
passeggiate o per attività sportive all’aperto nei luoghi frequentati da “più persone”. Ai fini di attuare questa disposizione impone ai sindaci la chiusura di tutti i luoghi di aggregazione pubblici o aperti al pubblico. E’ di fatto l’avocazione di una responsabilità che spettava ai sindaci. L’ordinanza del governatore Fedriga non fa nient’altro che ribadire il divieto di assembramento già recepito con il DPCM del governo nazionale. La sintesi è quindi che sono vietate le corse o l’attività motoria nei parchi, ma resta libera l’attività motoria individuale.

“E’ importante – è l’appello rivolto da Fedriga ai cittadini -fare tutti la propria parte per contenere la diffusione del Coronavirus: si potrà uscire solo per le attività previste dal decreto del Governo, ovvero per motivi di lavoro, sanitari o per approvvigionamento di cibo.

Per tutelare la salute e far ripartire l’economia, ognuno si deve impegnare e non sottovalutare la situazione. Purtroppo i contagi e l’accesso di pazienti in terapia intensiva continuano ad aumentare; qui in Friuli Venezia Giulia non abbiamo giustificazioni, perché abbiamo sotto gli occhi le situazioni delle altre regioni ove il virus si
è diffuso prima.

Sappiamo quello che ci può accadere e abbiamo un motivo in più, quindi, per muoverci prima che fatti drammatici avvengano anche qui”.

Il testo dell’ordinanza, che ha validità dal 20 marzo fino al 3 aprile, salvo proroghe, prevede che in attuazione del divieto di spostamento dal proprio domicilio, dalla propria residenza o dalla propria dimora, ad eccezione delle specifiche necessità normativamente individuate, nonché in attuazione del divieto di creare assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico (compresi parchi e giardini), sia fatto divieto di svolgere
attività motorie o sportive, nonché di effettuare passeggiate o comunque di intrattenersi in aree frequentate da più persone, con particolare riguardo a spazi pubblici o aperti al pubblico.

Per quanto concerne l’accesso agli esercizi aperti al pubblico, è limitato a un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone.

Nella giornata di domenica l’ordinanza impone infine la chiusura di tutti gli esercizi commerciali di qualsiasi natura, fatte salve le farmacie, le parafarmacie e le edicole.

Testo ordinanza:

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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