Gregori: “Libertà a rischio. Serve rappresentanza parlamentare dei partiti anti-sistema”

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30% + 60% + 10% sono il peso delle tre attività da svolgere per portare al Parlamento una pattuglia di cittadini determinati a svolgere un’opposizione unitaria, compatta, incorruttibile al regime antidemocratico che domina l’Italia.

La prima attività (che pesa per il 30%) è stata quella della raccolta delle firme per presentare le liste di Vita, Italia Sovrana e Popolare ed Italexit; è stata completata, nonostante il poco tempo ed il caldo ferragostano con grande facilità. Segno che tantissimi cittadini aspettano il tempo e l’occasione per veder espressi anche in parlamento, come nelle strade e nelle piazze, una concreta resistenza non solo alle scelte liberticide del green pass, ma anche alla gestione autodistruttiva nell’approvvigionamento del gas che prepara un inverno di freddo, di dura recessione economica e di pesante inflazione dei prezzi. Bene; sono da affrontare le altre due.

La prima è la campagna elettorale, il lavoro del 60%. Cosa può fare un normale cittadino per allargare il consenso e l’intenzione di voto nei confronti di Italia Sovrana e Popolare, Italexit e Vita? Informarsi sui programmi e diffonderli. Nella tabella in fondo sono disponibili i siti su cui trovare i loro programmi; la lettura di essi sostiene una scelta convinta e meditata. Poi gli stessi, secondo l’orientamento personale, vanno girati a tutti gli amici e conoscenti per convincerli a votare. Non abbiamo la vittoria in mano, ma una carta da giocare; l’astensionismo aiuta il regime, che calcola il peso dei diversi partiti sui voti raccolti e non sul numero degli elettori. Ogni cittadino deluso che scappa nel non voto sostiene i partiti che l’hanno deluso in questi anni.

Ma non solo il chattare, c’è anche l’andare in piazza e partecipare alle manifestazioni per respirare l’aria di cambiamento e l’entusiasmo che anima le persone che dedicano, senza alcun tornaconto, il loro tempo a sostenere le campagne di Italexit, Vita ed Italia Sovrana e Popolare: tre formazioni in concorrenza in questo momento, ma non certo tra loro nemiche.  Sempre nella tabella in fondo si trovano i siti con i calendari delle diverse manifestazioni.

Poi, il 26 settembre, ci sarà lo spoglio dei voti, l’ultimo 10%. Le tre formazioni sono tutte disponibili in regione ad organizzare una rete congiunta di rappresentanti di lista, in cui basta un rappresentante di una in un seggio per difendere i voti anche delle altre due. Visto che non sono nemiche?  Perché ogni voto è importante: può essere quello che fa passare il numero dei voti raccolti dal 2,999% al magico 3% che permette ad ognuna di esprimere dei parlamentari. Nella solita tabella si trovano i contatti per rendersi disponibili a fare i rappresentanti di lista. I partiti di sistema sono ben pronti a sfruttare ogni appiglio per annullare i nostri voti e rafforzare i loro. Dobbiamo ripetere quello che abbiamo imparato a fare in questi anni: difendersi in prima persona, insieme agli altri come noi. Non restiamo a guardare dalla finestra: lasciamo il divano ed il pessimismo ai pro-vax e scegliamo concretamente la partecipazione e la speranza. Riprendiamoci la nostra vita nelle nostre mani.

Se non io, chi? Se non ora, quando?

Mario Gregori

Partito Programma Eventi in regione Adesione come rappresentanti di lista
Italexit italexitperlitalia.it stesso sito del programma; cerca Gruppi Territoriali PN: 347 503 5314;

UD: 347 721 0880;

Italia Sovrana e Popolare https://www.italiasovranaepopolare.net https://www.italiasovranaepopolare-fvg.it sezioneudine@ancoraitalia.it
Vita votalavita.it canale telegram: Votalavitafvg 340 770 8436
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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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