La bufala sulla “pandemia dei non vaccinati”. I casi Germania, Austria e Gran Bretagna

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Tutti i giornaloni italiani negli ultimi giorni hanno riportato le dichiarazioni dei principali esponenti politici tedeschi i quali, parlando della “quarta ondata”, la definivano la “pandemia dei non vaccinati“. Nello stesso modo che in Italia, il fuoco di fila del “Comitato di redazione unico” dell’informazione mainstream, anche in Germania serve unicamente per creare un tabù sull’argomento. La nuova parola d’ordine è stata affermata e non può e non deve essere discussa, pena l’emarginazione sociale.

Ai pochi giornalisti che osano sfidare il linguaggio del politicamente corretto, viene contestato il fatto che “le parole sono come macigni” e devono essere soppesate. Eppure il rischio di incappare nella Santa Inquisizione del politicamente corretto è a senso unico e lo dimostra la cinica e non provata affermazione che la nuova ondata epidemia sia responsabilità dei non vaccinati. Un vero e proprio capro espiatorio che sempre di più comincia a delineare i tratti degli spettri del passato. Ed è proprio nella nazione che più di tutte dovrebbe, per ragioni storiche eviedenti, evitare di richiamarli, che il capro espiatorio dei “no-vax” comincia a produrre conseguenze ai limiti della eugenetica. Nella Turingia, il governatore Bodo Ramelow ha dichiarato che visto l’aumento di ricoveri causato (a suo dire) dai no-vax, la priorità negli ospedali Land verrà data ai vaccinati. Provate solo a immaginare se l’accusa di essere degli “untori” non fosse stata rivolta ai “no-vax”, ma alle comunità di immigrati cinesi nella fase iniziale della pandemia. La stessa stampa mainstrem che oggi appoggia la criminalizzazione dei non vaccinati, avrebbe eretto un muro di retorica contro il “razzismo” anti cinese e il riemergere del neo-nazismo.

Ma a prescindere da ciò, è proprio l’affermazione stessa di una “pandemia dei non vaccinati” che non trova riscontro nei dati.

In Germania la campagna vaccinale ha avuto un buon riscontro ed è una delle migliori del mondo:

Eppure come nel caso dell’Austria che abbiamo sottolineato l’altro ieri, nonostante circa i 3/4 (vaccinati + guariti da Covid) della popolazione tedesca sia teoricamente “protetta” dal Covid, anche in Germania la situazione attuale è simile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno:

Non sappiamo per quale motivo manchi il dato sui ricoveri, presente invece per tutte le altre nazioni, quindi il quadro sarà incompleto, ma in ogni caso, anche il dato sui decessi, nonostante la campagna vaccinale, è identico (118 morti nella settimana di riferimento) rispetto al 2020:

Secondo il mainstream dovremmo insomma credere che il 25 della popolazione tedesca non coperta dal vaccino (quota che include anche i bambini che quasi mai hanno conseguenze serie per aver contratto il virus) riesca a produrre un numero più o meno identico di contagi e lo stesso numero decessi, rispetto al bilancio del 2020 che comprendeva l’intera popolazione tedesca.

Non spetta a noi, che non ne abbiamo la competenza, un’analisi delle contraddizioni tra il quadro epidemiologico di Austria e Germania rispetto alla narrazione del sistema informativo.

Ci limitiamo però ad osservare e aggiungere che, nonostante la nostra stampa dipinga la Gran Bretagna come pronta a una retromarcia rispetto alla decisione del governo di Sua Maestà di liberare i britannici da tutte le restrizioni, in realtà nel paese di Albione la curva epidemica sia in miglioramento, con buona pace dei gufi nostrani interessati che tifano “Covid for ever“:

Veritas vos liberat” significa “la verità vi rende liberi”. La frase viene detta da Gesù nel Vangelo di Giovanni ed è per il nostro tempo di estrema attualità.

Dott. Stefano Salmè

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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