La Danimarca elimina tutte le restrizioni anti-Covid, compreso il Green Pass

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La Danimarca entro il primo di ottobre eliminerà tutte le restrizioni anti-Covid in vigore. Già dal mese in corso è stato tolto l’obbligo di test per accedere alla scuola in presenza (che è stato trasformato in raccomandazione, una costante di tutto il nordeuropa quella di puntare sulla responsabilità individuale), come pure il limite di capienza sui mezzi pubblici. Anche il Green Pass dal primo di agosto non serve più per gli eventi con meno di 2000 persone, una decisione che in Italia provocherebbe gli strali dei televirologi nostrani.
Dal primo di settembre la Danimarca revocherà tutte le restrizioni sulla vita notturna.
Dal primo ottobre la Danimarca, in barba alle pressioni indebite delle grandi agenzie globalizzate, programma di ritornare alla vita normale, revocando del tutto il famigerato Green Pass (in Danimarca si chiama Coronapass) e abolendo l’obbligo della mascherina sia all’aperto sia nei luoghi chiusi.
I commentatori prezzolati, spiazzati dalla decisione danese, si sono affrettati ad affermare che la decisione presa dal governo di Copenaghen è dovuta al successo della campagna vaccinale.
In effetti la campagna vaccinale ha avuto sì, un buon successo, ma i risultati non si discostano così tanto dagli altri paesi europei:

Nonostante questi dati sulla vaccinazione, il rientro nelle scuole e negli uffici (in Danimarca le scuole sono già riaperte) ha comportato un aumento dei contagi, che però non si sono tradotti in nuovi ricoveri negli ospedali.
Lo Statens Serum Institut (SSI), istituto danese per le malattie infettive, ha dichiarato che non si farà più affidamento sulla vaccinazione di massa per raggiungere l’immunità di gregge. Secondo Tyra Grove Krause, non ci sarà una situazione allarmante, “sarà più simile all’influenza“, ha dichiarato.
Il governo danese è convinto che l’alto tasso di vaccinazione (che protegge dalla malattia grave ma non dal contagio) sulla popolazione fragile (anziani e persone con patologie) sia di per sè sufficiente garanzia per riprendere la normalità pre-covid.
La decisione nasce da un forte senso dell’indipendenza nazionale della Danimarca, che, pur essendo un piccolo paese, non accetta di farsi dettare le priorità dall’estero. I danesi hanno preso atto che con il virus ci si dovrà convivere e dopo aver fatto tutto il possibile per limitare i danni, non hanno voluto sacrificare quello che per loro rappresenta il sale della loro vita sociale, la libertà.
articolo redazione

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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