La storia delle residenze delle due famiglie rivali di Udine, i Savorgnan e i Torriani

Condividi su:

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp
Email
La professoressa Antonella Favaro riporta alla luce la storia delle residenze delle due famiglie aristocratiche rivali che si fronteggiarono per il controllo politico della città, i Savorgnan, filo-veneziani e i Torriani, filo imperiali:
“A Udine ci sono i fantasmi?
Sicuramente ci sono i fantasmi di due palazzi. Si trovano in due luoghi, a Udine, che videro, in secoli diversi, due maestosi palazzi venire rasi al suolo.
Non per costruirne di altri, ma per punire, in modo esemplare, i rispettivi proprietari.
1-Il primo è palazzo Savorgnan, che si ergeva sull’area di piazza Venerio e la cui pianta, rinvenuta nel 1989, è ricordata oggi dai segni sulla pavimentazione della piazza stessa.
L’edificio apparteneva a Tristano Savorgnan del Monte che si era macchiato di molti crimini e omicidi commessi all’interno di una sanguinosa faida tra famiglie (che nulla aveva a che fare con i fatti orribili del 1511). Nel 1549 da Venezia giunse per lui il bando perpetuo dai territori della Repubblica di Venezia, la demolizione della sua casa e il divieto di costruire sulla sua area. Per questo il sito venne a lungo chiamato piazza della rovina. Perché c’erano le rovine del palazzo.
2-Il secondo è palazzo Torriani (o della Torre). Qui la faccenda è più complicata e interessante. Durante i fatti terribili del febbraio 1511, il palazzo Torriani, che si ergeva nell’attuale piazza XX settembre, venne saccheggiato e distrutto. I fratelli Girolamo e Michele della Torre, volendo ristabilire il prestigio della casata, nel 1540 affidarono a Giovanni da Udine la costruzione di un nuovo palazzo. Qualche anno dopo, nel 1589, i nuovi proprietari, i Marchesi, modificarono, ingrandendolo e arricchendolo (anche di statue), il palazzo. Un matrimonio Marchesi-Torriani fece tornare il palazzo sotto la famiglia di origine. E arriviamo al terribile Lucio Torriani, che macchiatosi di gravissimi crimini e omicidi, nel 1717 venne condan-nato a morte dal Consiglio dei Dieci che ordinò pure di radere al suolo il suo palazzo.
Vennero salvate le statue di Ercole e Caco e collocate in piazza. Di loro ho già scritto molto in passato.
Nel dipinto seicentesco di Joseph Heintz (fig. 1) si vedono lo spazio verde dietro la chiesa di san Francesco, dove si ergeva il palazzo Savorgnan (non abbiamo immagini del palazzo, che io sappia) e più a sinistra ecco il palazzo Torriani, con la facciata lungo la via, il cortile con la loggia con orologio e le due statue di Ercole e Caco. Queste due parti del palazzo sono riportate anche in un disegno, forse seicentesco (figg. 2 e 3).
Come sempre ho semplificato molto, per ovvie ragioni di spazio: ogni singolo palazzo avrebbe moltissimo ancora da raccontare”.
avatar

Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

Vuoi ricevere gli aggiornamenti in tempo reale?

Seguici la nostra pagina Facebook e attiva le notifiche.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email