L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali boccia la sanità friulana

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L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), con la pubblicazione di un’indagine condotta a livello nazionale sullo stato di attuazione delle cosiddette reti di patologia tempo-dipendenti, boccia la sanità friul-giuliana. La nostra regione risulta ultima in Italia per la rete trauma, ultima per la rete neonatologica e per i punti nascita.
La certificazione non è un fulmine che cade a ciel sereno, stante che l’indebolimento della sanità regionale è una questione di vecchia data. Come abbiamo più volte cercato di sottolineare, la decisione della giunta Guerra di portare fuori il Fvg dal Sistema Sanitario Nazionale (unico caso in Italia), in cambio di alcune compartecipazioni erariali che consentissero di svolgere le nuove funzioni, ha funzionato fino alla crisi finanziaria del 2008. Da quel momento in poi la crisi economica ha comportato un minor gettito erariale e la necessità conseguente dei cosiddetti tagli lineari, operati sia dal centrodestra, giunta Tondo, sia dal centrosinistra, giunta Serracchiani.
La “riforma Fedriga” del 2019 è stata il colpo di grazia alla sanità regionale, continuando nel solco del ridimensionamento dei presidi territoriali e con un occhio di riguardo alla sanità privata.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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