Il nuovo sistema di accoglienza voluto dall’amministrazione Fontanini continua la sua crescita dimensionale. Dal giorno del suo insediamento Fontanini ha sostituito il sistema di accoglienza ereditato dal suo predecessore Honsell, con uno più più vicino allo schieramento di centrodestra. Permangono ovviamente elementi di continuità con il vecchio sistema, che hanno trovato un modus vivendi per convivere con la nuova amministrazione.
Sembra che all’interno dell’amministrazione comunale si pensi al business dell’immigrazione come una panacea per garantire nuovi posti di lavoro.
A settembre scadrà l’appalto per la gestione dei migranti “minorenni” e il Comune si appresta ad un nuovo affidamento:
Nonostante la Lega sia al governo nazionale (e schieri il vice-ministro degli Interni), nonostante guidi la Regione (che aveva promesso “fototrappole” lungo il confine) e governi il Comune (Fontanini aveva promesso di smantellare il sistema di accoglienza) , si dà quindi per scontato che aumenteranno gli arrivi di migranti “minori”.
A fronte di questa resa, si prepara un maxi appalto:
La spesa complessiva prevista dall’amministrazione Fontanini è vicina ai 22 milioni di euro, una cifra che farebbe la felicità delle famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà a Udine.