Regionali. Pareggio che pende a sinistra. Quasi estinti grillini, renziani e berlusconiani

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I dati non sono ancora definitivi ma le proiezioni sembrano indicare un pareggio (Veneto, Liguria e Marche al centrodestra e Toscana, Campania e Puglia al centrosinistra), che però oggettivamente sposta l’equilibrio del giudizio su di un risultato complessivamente a favore del Pd.

Vero che rispetto alla situazione di 5 anni fa il centrodestra strappa una regione al csx (le Marche), ma considerando la popolazione rappresentata dalle regioni vinte dal centrosinistra (13,5 milioni di abitanti), rispetto alle tre conquistate dal centrodestra (7,9 milioni di abitanti), risulta oggettivo affermare che la partita sia stata vinta sostanzialmente dal Pd, i cui candidati sono riusciti a prevalere in regioni come Toscana e Puglia anche senza l’appoggio del M5S.

Saranno poi i dati delle liste a fotografare i rapporti interni alle coalizioni, ma una prima considerazione può essere fatta su alcuni partiti che hanno un grande peso in Parlamento quanto poco tra gli elettori. Risultato ad una cifra per il Movimento 5 Stelle, che domina invece nel Parlamento italiano quanto nel governo. Quasi abortito il movimento Italia Viva dell’ex premier Matteo Renzi. Sul viale del tramonto ormai il movimento di Forza Italia che senza la presenza fisica del suo leader non riesce a trovare la forza per reagire ad un continuo declino.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

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