Il centro di ricerca udinese Friuli Innovazione in continua crescita

Condividi su:

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp
Email

Friuli Innovazione sta cambiando e in un certo senso lo dice il nome stesso, visto che si tratta di una realtà che porta impressa già nel marchio un’adesione strettissima al presente, per non dire al futuro.

La società nata nel 2000 – come ha spiegato ai consiglieri della VI Commissione il presidente della società pubblico-privata, Stefano Casaleggi, durante il lungo sopralluogo di oggi nella sede udinese di via Linussio – è impegnata a mettere in pratica il nuovo piano strategico approvato nel 2022, che si concentra su quattro aree di attività.

La prima è la manifattura additiva, che significa in concreto mettere a disposizione in particolare delle piccole e medie imprese, nuovo target privilegiato, progettazione e stampa in 3D di materiali innovativi. Con un approccio amico delle imprese, come ha spiegato l’amministratore delegato Filippo Bianco, ovvero il “testare prima di investire, perché in questo tipo di scelte non ci si può permettere di sbagliare”.

Il secondo macro-campo di azione, sempre attuato grazie al marchio Tec4I Fvg, è quello della trasformazione digitale, parolona dai contorni decisamente ampi che si traduce in
particolare in un supporto alle piccole imprese in termini di cyber security, per mettere in sicurezza i dati che le aziende gestiscono. La terza mission è quella di aiutare le imprese a
orientarsi nella giungla dei progetti di finanza agevolata, mentre la quarta area è quella tradizionale dei talenti giovanili, non tanto le start up quanto più in generale le nuove
imprese alle quali si offrono servizi di formazione e tutoraggio.

Questo impegno su quattro fronti, portato avanti da una struttura snella che ha poco più di una ventina di dipendenti, si traduce nei numeri del 2023 che lasciano intravvedere importanti prospettive di crescita. Nel campo della manifattura additiva e prototipazione rapida sono state servite 70 imprese con 89 servizi, per la digitalizzazione si è entrati in contatto con 19 aziende, in tema di finanza agevolata sono stati erogati servizi puntuali a 38 imprese, mentre nel campo delle giovani imprese sono stati più di 100 gli incontri con potenziali nuovi imprenditori, e 18 le aziende che hanno seguito il percorso di formazione proposto.

“Abbiamo un volume d’affari di 2,6-2,7 milioni, il più alto nella storia quasi venticinquennale di Friuli Innovazione – ha ricordato Casaleggi – ma vorremmo fare di più, aprendoci a centinaia di aziende e continuando a rispettare i parametri richiesti dai nostri soci: sostenibilità economica, impatto positivo sul benessere della comunità e collaborazione con gli altri soggetti in campo, come Area science park”. Un rapporto,
quello con la società triestina, su cui ha chiesto chiarimenti in particolare Rosaria Capozzi (M5S), sentendosi rispondere che è in atto una collaborazione (“Non vogliamo essere sottomessi né sovrastanti”), favorita anche dalle differenti specializzazioni, dal momento che Area si occupa principalmente di ricerca per le grandi aziende.

La Regione – è stato detto ancora nel corso dell’incontro che ha preceduto la visita ai laboratori – ha assunto il ruolo di socio di controllo nel 2019, mettendo in fila gli altri azionisti pubblici che sono principalmente Cciaa Udine e Area Science park di Trieste. Tra i soci privati le quote più rilevanti sono di Confindustria Udine, mentre l’Università del Friuli, un tempo player di maggioranza relativa, è uscita dalla compagine.

Numerose le richieste di chiarimento e gli spunti di riflessione proposti dai consiglieri. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che in passato è stato a lungo presidente di Friuli Innovazione, ha trattato il tema degli stipendi dei ricercatori, del finanziamento regionale alla società (650mila euro che secondo Casaleggi “vanno visti non come un contributo ma come prestazioni, il costo dei servizi che noi offriamo alla Regione”) nonché dell’utilizzo di sistemi open source per la sicurezza dei dati.

Serena Pellegrino (Avs) ha voluto sviluppare i temi dell’impatto sociale, dell’utilizzo delle stampanti 3D per manufatti edilizi e archiettonici e delle potenzialità di sviluppo della società in termini di personale, oggi prevalentemente femminile.
Interessato a capire le modalità di utilizzo del personale anche Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente, che ha approfondito gli aspetti delle mansioni affidate ai diversi
specialisti. Francesco Martines (Pd) ha osservato che “su un bacino regionale di 8mila imprese, voi fornite supporto a circa 200 realtà. Cosa vi serve per arrivare nel giro di un paio d’anni a 400-500?”. “Abbiamo bisogno – gli ha risposto Casaleggi – di un minor tempo di ingaggio, cioè di fare meno fatica a individuarle”. Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto-Civica, ha invece approfondito il tema della finanza agevolata e dell’ampio mercato delle consulenze.

Al sopralluogo hanno partecipato anche i consiglieri Stefano Balloch (FdI), Manuele Ferrari (Lega), Massimiliano Pozzo e Laura Fasiolo (Pd).

A tirare le somme della giornata è stato Roberto Novelli (Forza Italia), presidente della VI Commissione. “L’idea di questa visita, che rientra nel programma di contatto diretto con le
realtà del nostro territorio, mi è venuta entrando nel laboratorio di stampa 3D e comprendendo che si tratta di un intervento a favore delle imprese in termini di servizi. Mi sono chiesto quanto debba essere ampio il mercato per consentire a una struttura del genere di reggersi. E sono convinto che più Friuli innovazione c’è, più il territorio nel suo complesso diventa innovativo, aumentando la sua competitività”.

“La visita della VI Commissione – ha concluso invece il presidente Casaleggi – ci ha offerto l’opportunità di condividere il nuovo percorso di Tec4I Fvg orientato a sostenere
l’innovazione delle pmi e la crescita dei giovani talenti nel territorio del Friuli Venezia Giulia. Siamo entusiasti di questo incontro e auspichiamo di poter avere futuri momenti di confronto e collaborazione con la VI Commissione, affrontando insieme temi cruciali quali l’innovazione e la cooperazione per lo sviluppo imprenditoriale. Tec4I Fvg, con un team rinnovato, motivato e competente, è a disposizione delle imprese e dei talenti della
regione attraverso i propri servizi di innovazione a valore aggiunto”.

avatar

Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

Vuoi ricevere gli aggiornamenti in tempo reale?

Seguici la nostra pagina Facebook e attiva le notifiche.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email