Il Deputato italiano al Parlamento europeo Sergio Berlato sottolinea l’importanza di snellire la burocrazia in Europa per poter salvaguardare la laguna di Grado-Marano

Condividi su:

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp
Email

Il contesto della Laguna di Marano-Grado è frutto di un’interazione importante tra uomo e ambiente, in cui l’attività di pesca è senz’altro fra quelle praticate, non solo sin dai primi insediamenti: già dalla metà dell’Ottocento la pratica dell’allevamento ittico in valle ha assunto una grande importanza.

Le due lagune sono comprese tra la bassa pianura friulana ed il mare Adriatico, delimitate ad est dalla foce lagunare di Primero e ad ovest dalla foce del Tagliamento, e si sviluppano su un arco di circa 32km per una larghezza media di 5km. Le due lagune comunicano con il mare Adriatico attraverso sei bocche: Lignano, S. Andrea, Porto Buso, Morgo, Grado e Primero.

La laguna di Marano si presenta come uno specchio d’acqua poco profondo attraversato da alcuni canali che dalle “porte” di Lignano, S. Andrea e Porto Buso, mettono in comunicazione con il mare le foci di alcuni fiumi quali lo Stella, il Turgnano, il Cormor, il Corno; mentre la laguna di Grado ha un’origine più recente: circa 4.500 anni fa.  Il Natisone, oggi affluente del Torre e quest’ultimo del fiume Isonzo, sino alla metà del V secolo d.C. scorreva vicino le mura di Aquileia (secondo la narrazione storica il corso d’acqua fu deviato da Attila durante il lungo assedio, per privare gli assediati di acqua potabile) e sboccava in mare vicino all’abitato di Grado, con un percorso indipendente dalla foce dell’Isonzo, il quale si trovava più ad est. La profondità dello specchio lagunare gradese è mediamente più bassa di quella di Marano.

Come spesso purtroppo accade, una burocrazia sempre più invadente ha complicato il delicato e naturale equilibrio tra uomo e ambiente che storicamente ha governato la laguna di Grado-Marano. L’attività dei privati, abituati a sostenere con fondi propri piccoli lavori di ripristino, è stata infatti contrastata e demonizzata: recentemente la laguna ha dovuto subire canali quasi interrati e isole dove le rive cedono alle mareggiate, motivo per cui è necessario snellire la burocrazia in Europa per poter salvaguardare la laguna di Marano-Grado.

A solo titolo d’esempio di come una burocrazia astratta possa calarsi concretamente su un territorio, con danni gravi per il tessuto economico e sociale delle comunità coinvolte, basta pensare a quando l’autorità giudiziaria sequestrò i fanghi dragati nel canale che da Grado porta all’isola di Barbana. La motivazione fu che i fanghi asportati non erano stati depositati in un’area omogenea con le caratteristiche dell’area in cui erano stati dragati. Una norma semplicemente assurda che complicò l’accesso anche al Santuario di Barbana, importante meta di turismo religioso.

In qualità di Deputato italiano al Parlamento europeo, mi adopererò con forza presso tutti gli enti competenti in materia affinché siano snellite le procedure burocratiche, consentendo così ai privati di intervenire con tempestività per quei lavori di ripristino che sono indispensabili per le isole della laguna, oltreché per gli argini degli arenili.

La Regione Fvg ed i comuni di Grado e Marano potranno contare sul mio completo appoggio in sede europea per ottenere quei finanziamenti volti ad assicurare, in modo definitivo e continuativo, le necessarie risorse per garantire i dragaggi indispensabili a consentire l’accesso alle isole della Laguna e alle strutture turistiche del litorale.

Sergio Berlato

Deputato italiano al Parlamento europeo – MEP

Parlamentare europeo del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei

(articolo redazionale a pagamento)

avatar

Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

Vuoi ricevere gli aggiornamenti in tempo reale?

Seguici la nostra pagina Facebook e attiva le notifiche.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email