Regione: approvato programma triennale per l’edilizia scolastica

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La VI Commissione permanente, riunita a Trieste nell’aula consiliare, ha espresso parere favorevole a
maggioranza su due deliberazioni della Giunta regionale, la 1.014 e la 1.086, incentrate rispettivamente sul Programma triennale regionale per l’edilizia scolastica 2022-24 e sul Programma Immigrazione 2022.
Presentato dall’assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, il primo pronunciamento è arrivato con i voti negativi manifestati dal Gruppo Misto e da quello del Pd, mentre Patto per l’Autonomia e M5S si sono astenuti.
I sette obiettivi che lo compongono partono dalla Programmazione del fabbisogno (interventi su istituti statali di competenza comunale, mantenendo la graduatoria del 2021 con possibilità di attingere, scorrere e spendere i contributi in tempi relativamente brevi) e dal Piano 0-6 (promozione del Sistema integrato dei servizi dalla nascita sino a sei anni). Quindi, si prosegue con le attività di Completamento (ai fini di garantire
la conclusione dei lavori di opere già avviate e non concluse con importo massimo ammissibile che non potrà superare il 20% dell’importo iniziale) e con gli Interventi indifferibili e urgenti (per fronteggiare le criticità che impediscono la continuità del servizio scolastico con tetto massimo raddoppiato da 100mila a 200mila euro).
Gli ultimi obiettivi riguardano il Programma Regionale Fesr (per migliorare la sicurezza e l’efficienza energetica degli istituti scolastici superiori), l’Anagrafe dell’edilizia scolastica Ares 2.0 (per implementare ulteriormente l’applicativo con l’inserimento di dati direttamente da parte dei dirigenti scolastici) e la Riorganizzazione dei punti di erogazione servizio scolastico (per capire dove sia giusto mantenere le scuole e dove, forse, chiudere persino alcuni plessi).
Una programmazione triennale che, ha precisato l’assessore, in settembre vedrà dietro i banchi regionali 2.430 alunni in meno e che viene anticipata dopo soli 2 anni, perché si sono palesati alcuni elementi condizionanti come il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), i fondi statali e quelli regionali. Una
serie di variabili che hanno quindi destabilizzato la programmazione inziale, costringendo a una revisione.
L’ultimo punto è risultato anche quello più complesso e delicato, sul quale si sono già svolti incontri con Ufficio scolastico regionale, presidi e sindaci, gli stakeholders previsti nell’ambito di un processo che proseguirà fino a fine mandato.

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Il Giornale di Udine

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Responsabile sito dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Co-direttore dott. Massimiliano Basso, nato a Cividale del Friuli (UD). Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Dott.ssa Irene Giurovich, Giulia Peres, Daniele Bulfone.

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