La rabbia di molti udinesi per il mancato utilizzo di ben 5 milioni di euro di avanzo di bilancio, che potevano essere utilizzati dalla giunta comunale per ristorare piccole attività econimiche e famiglie (sono state ben 1444 le domande presentate da famiglie udinesi per ottenere i buoni spesa alimentari), non sembra preoccupare il sindaco Fontanini e la sua giunta, se consideriamo le modalità con cui continuano a spendere i soldi dei contribuenti.
Noi de Il Giornale di Udine amiamo documentare i nostri articoli, in modo che i fatti non siano scambiati per opinioni.
Le due determine di oggi, che portiamo all’attenzione, sono relative ad una Convenzione per l’inclusione sociale stipulata con la Caritas udinese e l’accoglienza di un migrante al Civiform. E’ notorio il rapporto privilegiato che lega la Caritas udinese con la componente cattolica dentro Forza Italia (l’assessore Giovanni Barillari, il consigliere comunale Govetto e il presidente del Consiglio comunale Enrico Berti), tutti più o meno aderenti al movimento di Comunione e Liberazione.
Detto questo la determina certifica una spesa per le casse comunali che sfiora i 40 mila euro:
La seconda determina riguarda la scelta del Comune di Udine di privilegiare l’accoglienza di migranti in città, con la consuetudine di chiedere al Tribunale di Trieste di continuare a mantenere i cosiddetti “neo-maggiorenni” stranieri fino al completamento del loro ciclo di formazione (21 anni). Questa scelta è un vero e proprio suicidio economico per la quantità di denaro che comporta:
La cifra complessiva è di 96.860 euro.