Una delegazione armena ricevuta in Consiglio regionale. Esaltata l’amicizia italo-armena

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Dopo Monfalcone, Aquileia, Pordenone e Spilimbergo, la visita della delegazione proveniente da Yerevan, capitale dell’Armenia, al Friuli Venezia Giulia, basata su un progetto di cooperazione decentrata finanziato con la legge regionale 19/2000 in materia di sviluppo internazionale e
solidarietà tra i popoli, si è spostata a Trieste, in Consiglio regionale.

Dal rappresentante del Comune di Monfalcone, capofila dell’iniziativa, si è appreso che si tratta di giovani ricercatori impegnati in attività di sviluppo di start up innovative soprattutto nel settore dei servizi, del turismo e della cultura.

Il campo d’intervento del progetto, che vedrà la fine a luglio del prossimo anno e che la Regione Fvg sta sovvenzionando con 90mila euro, è quello della formazione e crescita delle risorse umane e dello scambio di know how.
L’Armenia è un Paese di soli 3 milioni di abitanti, ma dalle forti potenzialità e desiderio di emergere.

Per il presidente del Consiglio regionale, che ha incontrato gli appartenenti ai due enti di eccellenza armeni, l’Enterprise Incubator Foundation (EIF) e il Bioethcis Legal Healt (BLH),
coinvolti nel progetto, si tratta di uno scambio di competenze e know how che arricchisce sia la nostra comunità regionale sia quella di Yerevan, sulla base di sinergie positive per entrambe
le realtà. Ma non da meno è il percorso umano e di pace che, in questo modo si va tracciando, fatto di comprensione e di convivenza tra la nostra e la loro cultura.

La Regione Fvg è sempre soddisfatta di poter sostenere progettualità rivolte ai giovani e dunque investimenti sul futuro per gli attori principali dello scenario mondiale, ha aggiunto la massima carica consiliare.

Perché è importante creare competenze, conoscenze e opportunità per imprenditori di successo, però – è stato sottolineato – tutto questo non può prescindere, per i ragazzi armeni, dal tenere salde le radici e la storia di sofferenza del loro popolo, una storia fatta anche di grande
dignità e di esemplare salvaguardia della propria cultura, secondo un recupero di identità che li accomuna ai giovani friulano-giuliani.

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Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

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