La Bob Martin di Udine a rischio chiusura. A rischio 72 dipendenti. Gli esperti: “è il prezzo della globalizzazione”. I sindacati: “ci hanno detto che siamo un peso per il gruppo inglese”

Condividi su:

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp
Email

Da una parte l’ottimismo di facciata della classe dirigente che, doverosamente, cerca di infondere ottimismo snocciolando dati positivi che non convincono i cittadini. Dall’altra parte la realtà di tutti i giorni, fatta di lavoro precario e aziende che chiudono. Questo è il caso della storica azienda Bob Martin di Sant’Osvaldo, che produce cibo e accessori per animale. In teoria un settore in crescita, anche nel mercato locale. Sembra che le commesse ci siano e anche importanti. Dato che però si scontra con la necessità di una proprietà inglese, avulsa dalle necessità del Friuli e dell’Italia. Sembra che nell’orizzonte strategico dell’azienda, la piccola realtà udinese, rappresenti “un peso” da cui liberarsi. Che questa scelta sia in linea con quella isolazionista della Brexit, è ancora da capire. La regione ha prontamente convocato un tavolo per trovare una soluzione. Intanto i 72 dipendenti che rischiano il posto di lavoro,  sono sul piede di guerra e hanno proclamato lo sciopero a oltranza. C’è aria di rassegnazione purtroppo. “Questa è la globalizzazione, quando sei acquistato da una grande azienda straniera, senza radici nel territorio, funziona così, fino a che servi ti usano poi ti gettano via”.

avatar

Il Giornale di Udine

Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi.

Responsabile culturale dott. Stefano Salmè, nato a Udine, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2002. Collaboratori: dott.ssa Stefania Toffoli, prof.ssa Alessandra Pagnutti, Simonetta Vicario, Giulia Peres, Daniele Bulfone

Vuoi ricevere gli aggiornamenti in tempo reale?

Seguici la nostra pagina Facebook e attiva le notifiche.
Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email